Sister-Hub è uno strumento di supporto specialistico sui temi di interesse per i migranti, rivolto soprattutto agli operatori della pubblica amministrazione e del terzo settore. Il portale nasce nell’ambito del Piano regionale multi-azione FAMI Casp-ER, dedicato all’integrazione dei cittadini stranieri in Emilia-Romagna.
Il 10 dicembre 1948, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite approvò e proclamò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Dopo questa solenne deliberazione, l’Assemblea delle Nazioni Unite diede istruzioni al Segretario Generale di provvedere a diffondere ampiamente questa Dichiarazione e, a tal fine, di pubblicarne e distribuirne il testo non soltanto nelle cinque lingue ufficiali dell’Organizzazione internazionale, ma anche in quante altre lingue fosse possibile usando ogni mezzo a sua disposizione. Il testo ufficiale della Dichiarazione è disponibile nelle lingue ufficiali delle Nazioni Unite, cioè cinese, francese, inglese, russo e spagnolo.
Adottato dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 16 dicembre 1966ed entrato in vigore nel corso del 1976. Ogni Paese che ratifichi il Patto sui diritti economici, sociali e culturali riconosce il proprio dovere di favorire il miglioramento delle condizioni di vita dei suoi abitanti, riconoscendo il diritto di ogni persona al lavoro, ad un equo salario, alla sicurezza sociale, ad un livello di vita adeguato – mettendolo in particolare al riparo dalla fame – nonché alla salute e all’istruzione.
La Convenzione, adottata nel 1979 dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite fornisce la base per realizzare la parità tra la donna e l’uomo, assicurando pari accesso e pari opportunità alle donne nella vita politica e pubblica – tra cui il diritto di voto e di eleggibilità – così come nei settori dell’istruzione, della salute e dell’occupazione. La Convenzione è l’unico trattato sui diritti umani che afferma i diritti delle donne in materia di procreazione e punta sulla cultura e la tradizione in quanto forze autorevoli per modellare i ruoli di genere e le relazioni familiari.
La 1° Conferenza Internazionale sulla Promozione della Salute, riunita a Ottawa il 21 novembre 1986, presenta questa Carta per stimolare l’azione a favore della Salute per Tutti per l’anno 2000 e oltre. Questa Conferenza è stata in primo luogo una risposta alle crescenti aspettative mondiali per un nuovo movimento di sanitàpubblica. Le discussioni si sono incentrate sui bisogni presenti nei paesi industrializzati, ma hanno preso in considerazione aspetti simili in tutte le altre regioni.
Riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i dirittifondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
All’interno del testo fondamentale dell’ordinamento italiano approvato nel 1948, l’art. 32 stabilisce il concetto della tutela della salute pubblica attraverso l’applicazione dell’intervento universalistico come interesse per la collettività. Il diritto alla salute è garantito ad ogni individuo, e non solo ai cittadini italiani. Altro concetto fondamentale introdotto dall’art. 32 è quello della gratuità delle cure a chi si trova in stato di indigenza.
Con la legge 833/78 si avvia, dopo trent’anni dall’art. 32 della Costituzione, il passaggio dai principi dichiarati alla loro concretizzazione. Il diritto alla salute, in quanto diritto condizionato, ha bisogno di una solida base programmatica nazionale e regionale, basata su responsabilizzazioni gestionali, su livelli di assistenza e su standard di accessibilità. Sono quattro i principi informatori della legge 833/78: la globalità delle prestazioni, l’universalità dei destinatari, l’eguaglianza di trattamento e il rispetto della dignità e della libertà della persona.
Ministero della salute Direzione Generale della Programmazione Sanitaria Raccolta delle disposizioni comunitarie, nazionali e internazionali in materia di mobilità sanitaria internazionale 30 settembre 2020
Riferimento costante dell’UNICEF per orientare la propria azione è la Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza (Convention on the Rigths of the Child), approvata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 20 novembre 1989. Costruita armonizzando differenti esperienze culturali e giuridiche, la Convenzione enuncia per la prima volta, in forma coerente, i dirittifondamentali che devono essere riconosciuti e garantiti a tutti i bambini e a tutte le bambine del mondo.
Relativa al diritto dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, che modifica il regolamento (CEE) n. 1612/68 ed abroga le direttive precedenti. Attuata in Italia con il DL 30 del 2007, si veda la pagina sull’Attestazione anagrafica dei cittadini Comunitari.